In un’epoca in cui la moda corre veloce e l’usa e getta ha colonizzato guardaroba e feed social, c’è chi sceglie la via opposta: quella della memoria, del valore, della durata.
È il caso di OPAVINTAGE, il progetto nato da Marco Operti, pioniere dell’e-commerce del vintage italiano, che ci racconta con passione e autenticità una storia lunga più di vent’anni.
“Abbiamo iniziato nel 1999, quando eBay non esisteva nemmeno in Italia”, racconta Marco.
Il progetto allora si chiamava “Opherty & Ciocci” e vendeva accessori da collezione e hobbistica.
Poi la svolta: il vintage fashion, in particolare borse e accessori.
Così nasce OPAVINTAGE, un’evoluzione naturale, un upgrade 2.0 che unisce tradizione e innovazione.
Nessun negozio fisico, ma un’identità digitale fortissima, costruita su piattaforme, marketplace e live streaming seguitissime.
OPAVINTAGE era green quando ancora non si diceva green. La filosofia è chiara: donare nuova vita a oggetti che hanno già vissuto, che raccontano la moda, la società, la storia.
“Abbiamo sempre creduto nel valore del riuso, quando ancora la parola ‘sostenibilità’ si usava in altri contesti”.
In un presente in cui il lusso second hand è diventato una vera e propria tendenza, OPAVINTAGE ha raccolto i frutti di una visione lungimirante:
“In Italia ci siamo affacciati solo recentemente, grazie ai social. Ma da sempre lavoriamo con Stati Uniti e Nord Europa”.
Se c’è un aspetto che Marco sottolinea con fermezza è la cura maniacale nella selezione dei pezzi.
“Oltre alla nostra esperienza ultraventennale, ci avvaliamo di servizi di autenticazione certificata come Entrupy. Ogni oggetto viene controllato fisicamente e digitalmente. Non ci possiamo permettere errori”.
La qualità è un altro punto fermo. Solo borse e accessori in ottimo stato, classificati “B -very good condition”, per garantire l’affidabilità del prodotto e la soddisfazione del cliente.
Tra i tesori passati per le mani di OPAVINTAGE? Una Hermès Kelly del 1948 e accessori Gucci d’archivio legati al mondo equestre.
“I collezionisti sanno cosa cercano. Il nostro compito non è convincere, ma raccontare. La storia dell’oggetto parla da sola, noi dobbiamo solo descriverla al meglio”.
Il vintage, secondo Marco, è la risposta al degrado del fast fashion: “È il contrasto più bello. Chi sceglie il second hand lo fa perché cerca valore, resistenza, autenticità. Ogni oggetto racconta una storia, è parte di una comunità.”
E il bello? Il vintage è accessibile. “Vendiamo anche borse da 100 o 150 euro, non solo luxury da 1500. Anche marchi come Gherardini o Nannini hanno un valore enorme, eppure restano alla portata di tutti.”
Marco è diretto: “Il concetto di luxury oggi si basa molto più sul marketing che sulla qualità del prodotto. Ci sono brand che, rispetto a 30 anni fa, hanno perso molto in termini di materiali e artigianalità”.
E in effetti, chi ha tra le mani una borsa vintage lo sa: la qualità spesso è superiore a quella del nuovo.
Le dirette social sono diventate un vero fenomeno:
“Seguiamo i trend dell’e-commerce, e ci piace far vedere chi siamo: semplici, professionali, trasparenti. Le persone lo apprezzano.” E per il futuro? “Nessun sogno di diventare un colosso. Ci piace quello che facciamo. Ma saremo sempre i primi sulle nuove piattaforme: siamo già su TikTok Shop Italia e saremo i primi in un nuovo social in partenza a maggio.”
OPAVINTAGE non è solo un negozio: è una finestra aperta sulla possibilità di fare moda in modo diverso.
Non perché sia trendy, ma perché è giusto e soprattutto vuoi mettere la possibilità di portare a casa un accessorio di lusso ad un prezzo straordinario!?
Vai a dare un’occhiata sull’e-commerce di OPAVINTAGE e seguili sui loro social instagram e tiktok.
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E noi ci vediamo alla prossima!
28.3.2025